1728-Passaporto-”Filippo-Langravio D’Assia(1671-1736) Principe di Hivschfeld-Conte di Cetzenelinboghen ecc,,Generale Maresciallo di Campo Plenipotenziario della Citta’ di Mantova”(1714-1735) Rilasciato a Gio’ Baita Claris di Bologna dato a Mantova-per Bologna da-restaurare-colori

1728-Passaporto-”Filippo-Langravio D’Assia(1671-1736) Principe di Hivschfeld-Conte di Cetzenelinboghen ecc,,Generale Maresciallo di Campo Plenipotenziario della Citta’ di Mantova”(1714-1735) Rilasciato a Gio’ Baita Claris di Bologna dato a Mantova-per Bologna da-restaurare-colori  Art.Nr.1055

  Giuseppe Ignazio Filippo d’Assia-Darmstadt

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Il principe vescovo Giuseppe Ignazio Filippo d’Assia-Darmstadt.

Stemma del principe vescovo nella Chiesa diUnterroth, Nuova Ulma.Giuseppe Ignazio Filippo d’Assia-Darmstadt (Bruxelles22 gennaio 1699 – Plombières-les-Bains20 agosto 1768) è stato Langravio d’Assia-Darmstadt e Principe-Vescovo di Augusta.

Figlio del langravio Filippo d’Assia-Darmstadt (1671 – 1736), fratello minore del langravio Ernesto Ludovico d’Assia-Darmstadt, e della principessa Maria Teresa di Croy (1673 – 1714), figlia di Ferdinando Francesco Giuseppe di Croy, duca di L.Compiuti i propri studi a Mantova, venne ordinato sacerdote il 13 marzo 1729. Il 18 agosto 1740 divenne vescovo di Augusta. Il 12 febbraio 1741 fece il suo ingresso solenne e venne consacrato dal Vescovo Ausiliario Johann Jakob von Mayr. Malgrado la sua posizione, entrò subito in contrasto con il capitolo della cattedrale che aveva proposto come successore alla cattedra episcopale di Augusta un membro della potente famiglia reale dei Wittelsbach di Baviera. La fazione a favore dei Wittelsbach, ad ogni modo, riuscì ad ottenere una parziale soddisfazione quando nel 1724 il vescovo di Ratisbona Giovanni Teodoro di Baviera (appartenente alla casata reale di Baviera) venne nominato vescovo coadiutore di Augusta. Supportato dagli Asburgo, dal padre e dallo zio Giorgio d’Assia-Darmstadt, Giuseppe d’Assia-Darmstadt riuscì a mantenere l’episcopato senza particolari contrasti.I primi anni del vescovato

Questo fatto, ad ogni modo, accentuò i contrasti tra Wittelsbach ed Asburgo che sfoceranno poi nella Guerra di successione austriaca. Il 29 aprile 1764 il vescovo di Ratisbona e Frisinga divenne Clemente Venceslao di Sassonia venne nominato vescovo coadiutore di Augusta. La Santa Sede sostenne questa candidatura, a tal punto che sarà lo stesso Clemente Venceslao a succedere su questa sede episcopale.

Vescovo di Augusta e patrono della arti

La reggenza del vescovo Giuseppe d’Assia-Darmstadt fu contraddistinta da un periodo di benessere per il vescovato. Egli si preoccupò anche di incrementare le manifatture e le industrie della regione. Con questo intento, nel 1747 a Göggingen fondò una fabbrica di ceramiche e incrementò la già presente manifattura di Fayence. Egli fu anche patrono delle arti e della musica, fondando la Cappella Musicale del Duomo di Augusta alla metà del XVIII secolo. L’orchestra polifonica associata alla cappella, che constava di un centinaio di elementi, costituì un punto fondamentale per la musica da chiesa del periodo.

Dal 1743 al 1754 fece costruire la Residenza dei Vescovi di Augusta, una splendida reggia principesca in stile barocco. Per l’opera si vale dell’architetto Gabriel de Gabrieli di Eichstätt, che si incaricò anche del progetto della splendida facciata. Venne ristrutturata anche la chiesa medievale della città, sempre seguendo il gusto barocco. Allo stile rococò sono invece riconducibili le sale di rappresentanza come quella del Capitolo e lo Scalone d’Onore. Gli affreschi dello scalone, in particolare, furono eseguiti da Johann Georg Bergmüller nel 1752 e rappresentano le personificazioni dei tre fiumi che attraversano Augusta (Danubio, Lech e Wertach) e le quattro virtù cardinali: Prudenza, Giustizia, Fortezza e Temperanza. Sul soffitto, sovrastante le allegorie, si trova la personificazione della “Provvidenza Divina”.

Giuseppe d’Assia-Darmstadt si preoccupò anche di far erigere nel 1760 una chiesa dei Gesuiti, essendo egli stesso un sostenitore dell’ordine. A livello amministrativo mantenne stretti contatti con l’Assia, sua terra nativa, e con l’Hannover, che era all’epoca alle dipendenze della Gran Bretagna.

Morì in Francia, a Plombières-les-Bains presso Épinal il 20 agosto 1768.

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