1900-”Societa’.-Italiana-Bernardi”  — Padova

1900-Societa’.-Italiana-Bernardi  Padova

Art.Nr.— N.D.

Bernardi precursore dell’automobile

Enrico Bernardi, insieme alla moglie, prova la vettura a tre ruote sulle strade della Lessinia.


Prototipo di motore a scoppio di Enrico Bernardi. Esposto al Museo nazionale della scienza e della tecnologia Leonardo da Vinci, Milano.

Fin dal 1874 aveva iniziato studi sperimentali approfonditi sul motore a scoppio, inventato a Firenze da Eugenio Barsanti e Felice Matteucci nel 1853.

Nel 1882 ottenne un Brevetto industriale per il tipo di motore a scoppio da lui progettato e realizzato (n.14.460) anticipando di qualche mese sia il tedesco Benz che Daimler. Nel 1880 e 1884 mise a punto due prototipi di applicazione del motore a scoppio ad oggetti domestici.

Dapprima nel 1880 applicò la sua motrice Pia (nome di sua figlia) ad una macchina per cucire costruita per la figlia. Poi nel 1884 realizzò un veicolo a triciclo in legno per il figlio Lauro che aveva cinque anni, il quale fu azionato nelle strade di Verona (frazione di Quinzano). Questo si può considerare uno dei primi veicoli al mondo azionati da motore a benzina, che il creatore presentò all’esposizione internazionale di Torino del 1884.

Un analogo triciclo metallico a motore fu messo a punto da Benz solo nell’anno successivo 1885, anche se risulterebbe che il modello di Benz aveva maggiore potenza.

La realizzazione della prima automobile di Bernardi è ricordata da una lapide posta sulla sua casa di Verona dove è scritto: “In questa casa Enrico Bernardi ideò e sperimentò geniali opere della scienza e della tecnica e nel 1884 realizzò il primo veicolo con motore a benzina della storia” (la lapide è stata posta in occasione del centenario dell’invenzione). In quegli anni costruì motori a scoppio che avevano consumi minori e potenza maggiore dei corrispondenti prodotti tedeschi realizzati dagli ingegneri Karl Benz e Nikolaus August Otto. Nel trentennio di insegnamento all’Università di Padova (dal 1879 al 1910) elaborò i più importanti lavori scientifici e ideò i ritrovati più efficaci nel campo della meccanica della locomozione con motori a benzina. Si dedicò anche a studi e prototipi sulla trazione della bicicletta e della motocicletta.

Triciclo del 1896

Dal 1895 al 1898 brevettò dispositivi sulla meccanica interna del motore, sul suo sistema di raffreddamento e sulla trasmissione dei movimenti a ruote e sterzo. Contemporaneamente costruiva le sue prime automobili a tre e a quattro ruote, che cominciarono ad essere prodotte industrialmente a Padova nel 1896 dalla ditta “Miari e Giusti”.

La vettura Bernardi, con motore di 2,5 cv. di potenza presentava, sia nel motore sia nei meccanismi di trasmissione e guida, dispositivi originali che in parte precorsero i tempi e in parte sono rimasti nelle costruzioni automobilistiche successive: è opportuno ricordare che il ciclo Bernardi, a differenza del ciclo Otto, prevedeva l’incrocio delle fasi. La automobile con motore a scoppio di Bernardi raggiungeva i 35 km all’ora e con questa velocità vinse le prime corse. Tuttavia la produzione dell’azienda “Miari e Giusti” di Padova fu quantitativamente limitata.

A partire dal 1899 iniziò a Torino la produzione della Fiat che invece riuscì a svilupparsi su grande scala. Bernardi collaborò attivamente con i tecnici della Fiat nel primo ventennio del novecento fino alla sua morte avvenuta a Torino nel 1919. Il figlio Lauro Bernardi continuò l’attività del padre come dipendente e tecnico della FIAT di Torino.

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