1922-”Piccolo-Credito-di-Cuneo”-rilasciato-a-Cuneo

 1922-”Piccolo-Credito-di-Cuneo”-rilasciato-a-Cuneo

Art.Nr.1048

Cuneo 1922. Officina Carte Valori Barabino e Grave di Genova. Splendida cornice, di ispirazione Liberty, ricca di fregi con putti, attrezzi da lavoro e cornucopie augurali. Sul lato sinistro spicca una simbolica figura angelica che innalza una croce e su quello destro lo stemma civico di Cuneo; sullo sfondo si evidenzia l’aratura effettuata con l’ausilio di buoi. La banca, fondata nel 1904 su iniziativa diocesana, aveva sede nello storico Palazzo Delfino, crollato nel 1920 durante la sua ristrutturazione. Fu retta in prevalenza da religiosi fra cui, dal 1915, il teologo Alfonso Maria Riberi (1876-1952). La sua fu una triste storia, legata ad una finanza spregiudicata, falso in bilancio, investimenti azzardati in Puglia e Toscana e avventate attività minerarie nelle valli torinesi che la condussero al fallimento tra il 1926 ed il 1928. Le sue attività e filiali furono rilevate all’epoca dalla Banca Popolare di Novara.
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