1889 Prestito Comune e della Camera di Commercio e industria in Trieste da fiorini 100 valuta Austriaca , rimessa nel Tesoro Italiano vari tagli
Art.Nr.1909
Obbligazione al portatore di 100 Fiorini valuta austriaca. Trieste 20 luglio 1889. Stampata dalla H. Engel & Sohn K. K. Hof-Buchdruckerei und Hof-Lithografie in Wienna . Testo in italiano e tedesco. Dallo sfondo emergono gli stemmi di Trieste durante la dominazione austriaca e dell’Impero Austro-ungarico, in basso spiccano le impronte a secco del Municipio triestino e della Camera di Commercio e d’Industria, concessionari dei Magazzini Generali della città. Marca fiscale da 2 lire o senza valori, annullata con il timbro “Tesoro Italiano”. All’interno della cartella piano d’ammortizzazione. Con patente del 18 marzo 1719 Carlo VI d’Asburgo (1685-1740) concesse alla città di Trieste il privilegio di portofranco, avendola prescelta come centro dei traffici imperiali: nacque così la storia del ceto mercantile ed imprenditoriale di Trieste nonché del suo potere e prestigio politico. Il primo ordinamento della Borsa di Trieste risale al 21 giugno 1755, nel 1780 il corpo mercantile ottenne il potere di eleggere una Deputazione di Borsa – poi Camera di Commercio e d’Industria di Trieste operativa come tale fino al 1921 – alla quale nel 1794 furono riconosciuti compiti esecutivi, contabili e di controllo nell’ambito della Borsa stessa
Art.Nr..1909