1849-Corpo-Reale-D’Artiglieria-Regno-di-Sardegna- Congedo-Lasciapassare- a Firma di Ferdinando di Savoia-Re’ di Sicilia–dato a Torino

1849-Corpo-Reale-D’Artiglieria-Regno-di-Sardegna-
Congedo-Lasciapassare-a Firma di Ferdinando di Savoia–Re’ di Sicilia– dato a Torino
Art.Nr.1955

Ferdinando di Savoia

Dalla vittoria di Peschiera alla nomina a Re di Sicilia

Statua equestre di Ferdinando di Savoia, duca di Genova, in Piazza Solferino a Torino

Dopo che, il 23 marzo 1848, il Regno di Sardegna ebbe dichiarato guerra all’Impero austriacoCarlo Alberto diede il comando dell’artiglieria a Ferdinando e, assistito dal generale Domenico Chiodo, lo incaricò di dirigere l’assedio di Peschiera.

Il 18 maggio aprì il fuoco sulle truppe austriache presenti a Peschiera del Garda. Dopo tre giorni di bombardamenti, l’esercito sabaudo mise immediatamente in seria difficoltà le forze nemiche. Il 26 maggio Ferdinando propose la resa incondizionata al generale von Rath, ma, dopo le ventiquattro ore di tempo concessegli, Rath rifiutò tale resa e continuò la sua resistenza, grazie all’appoggio assicuratogli dal generale Josef Radetzky, proveniente da Rivoli Veronese.

Il 29 maggio si ebbe la battaglia di Curtatone e Montanara; da Rivoli giunse una colonna di militari austriaci, ma fu loro impedito di giungere a destinazione, poiché quest’area era ben protetta da volontari italiani. Gli austriaci furono quindi costretti ad indietreggiare. Giunta a Carlo Alberto la notizia della resa austriaca, il re raggiunse immediatamente Peschiera del Garda, dove rese omaggio al figlio Ferdinando, cui conferì la medaglia d’oro al valore militare.

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