1830-Suisse-Passport-”Confederazione-Svizzera” Il Governo del Cantone e della Repubblica de’ Grigioni”Rilasciato a Tommaso Scartazzini di Bregaglia pasticcere dato a Castasegna-per Roquefort Francia

11830- Castasegna Suisse Passport Confederazione Suisse ,Canton de Grigioni830-Suisse-Passport-”Confederazione-Svizzera” Il Governo del Cantone e della Repubblica de’ Grigioni”Rilasciato a Tommaso Scartazzini di Bregaglia pasticcere  dato a Castasegna-per Roquefort Francia            Art.Nr.1005    Età Moderna

Nel 1512 l’esercito delle Tre Leghe conquistò la ricca Valtellina e le contee di Chiavenna e di Bormio, cacciandone i Francesi che in qual momento occupavano il Ducato di Milano. Nel 1518 le Tre Leghe firmarono un trattato di pace con l’Imperatore Massimiliano. Gli ultimi residui poteri giurisdizionali del Vescovo di Coira furono aboliti nel 1526. Le Guerre di Musso avvicinarono ulteriormente le Tre Leghe alla Confederazione Svizzera.

Più di metà dei comuni grigioni (fra cui Coira) aderirono alla Riforma Protestante e la Bibbia fu il primo libro ad essere tradotto in romancio. Le Tre Leghe furono i soli membri della Confederazione ad essere coinvolti nella Guerra dei Trent’Anni[6]. Il popolo era diviso fra il partito Protestante, sostenuto dalla Francia e da Venezia, e quello Cattolico, appoggiato dagli Asburgo di Austria e Spagna. Le potenze in questione erano interessate ad interferire negli affari religiosi della regione per poter controllare i passi alpini.

Jürg Jenatsch

La guerra di religione che si svolse nei futuri Grigioni fra il 1618 ed il 1639 come riflesso locale della guerra dei Trent’Anni, è ricordata con il nome di Torbidi grigionesi (Bündner Wirren) ed in particolare il conflitto relativo ai territori sul versamente meridionale delle Alpi è detto Guerra di Valtellina. Essa ebbe inizio nel 1618 quando il giovane e fanatico comandante dei Protestanti Jürg Jenatsch fece torturare a morte l’arcipreteNicolò Rusca di Sondrio. In risposta, Giacomo Robustelli, membro della famiglia Planta che guidava i Cattolici, organizzò un esercito di ribelli. La sera del 18 luglio 1620 essi marciarono su Tirano e vi uccisero i Protestanti locali, poi proseguirono la loro marcia su Teglio, Sondrio e più giù nella Valle, uccidendo tutti i Protestanti che trovassero. Le vittime di quello che è stato chiamato il Sacro macello furono fra le 500[7] e le 600[8]persone.

Per rappresaglia nel 1621 Jenatsch guidò i Protestanti all’assalto del castello di Rietberg, residenza della famiglia Planta, in Engadina.[9] Lì uccisero il capofamiglia Pompeo Planta.[10] La reazione degli Spagnoli non si fece attendere: il duca di Feria, allora governatore di Milano, inviò truppe in appoggio ai cattolici che occuparono tutto il territorio degli odierni Grigioni ed impose una pacificazione forzata, imponendo il diritto passaggio degli Spagnoli attraverso il territorio e il ripristino della fede cattolica in Valtellina; inoltre vennero assegnate all’Austria la Val Monastero, la bassa Engadina e la valle di Prättigau.[7] Tuttavia, nel 1622 la valle di Prättigau si ribellò e cacciò gli Austriaci dal proprio territorio.[11]

Conseguentemente, le Tre Leghe si allearono con la Francia, la Savoia e Venezia, affinché la loro causa fosse regolata nell’ambito della diplomazia internazionale. Ed infatti laPace di Monzón del 1626 fra Francia e Spagna stabilì la restituzione della Valtellina ai Grigioni, ma nel contempò garantì la libertà religiosa della Valle. La Spagna, tuttavia, non ottemperò agli accordi e le truppe spagnole rimasero in Valtellina. Nel 1634 truppe francesi al comando di Enrico II di Rohan cacciarono gli Spagnoli. Quando però Jenatsch si rese conto che la Francia non era affatto intenzionata a restituire ai Grigioni le terre liberate, cominciò a stabilire trattative segrete con gli Asburgo (il cosiddetto Kettenbund) e nel 1635 abiurò e si convertì al cattolicesimo. Nel 1637 comandò una rivolta che portò alla cacciata del duca di Rohan e dei Francesi dalla Valtellina e dalle altre terre dei Grigioni. L’accordo definitivo fu trovato nel 1639: in base ad esso la Valtellina tornava sotto la sovranità delle Tre Leghe, ma con il divieto di residenza per i protestanti: salvo i funzionari governativi, nessun protestante poteva dimorare in Valtellina più a lungo di tre mesi. Nel 1649 e nel 1652 furono infine firmati trattati con l’Austria, per i quali la val Monastero e la Bassa Engadina tornavano alle Leghe[7].

Intanto la pace di Vestfalia del 1648 aveva riconosciuto l’indipendenza delle Leghe e della Svizzera dal Sacro Romano Impero.

Età Contemporanea

Nel 1797 Napoleone assegnò la Valtellina alla Repubblica Cisalpina e da allora la Valle ha seguito le vicende politiche dell’Italia. Il 21 aprile 1799 le restanti terre delle Tre Leghe entrarono a far parte della Repubblica Elvetica come Cantone di Rezia. L’Atto di Mediazione del 1803 restituì al cantone il nome di Grigioni e nello stesso anno l’exclavedi Tarasp fu annessa al Cantone. La costituzione cantonale risale al 1892.[12]. Gli stemmi delle Tre Leghe furono combinati nel moderno stemma cantonale nel 1933.

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