1815-Passport–”Giacomo-de-Principi-Giustiniani-rilasciato a-Bologna a Giuseppe Costa che si reca a Ferrara

1815-Passport–”Giacomo-de-Principi-Giustiniani-rilasciato a-Bologna a Giuseppe Costa che si reca a Ferra

   Art.Nr.0876

 

Giacomo Giustiniani
cardinale di Santa Romana Chiesa
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Nato 20 dicembre 1769 a Roma
Nominato arcivescovo 14 aprile 1817 da papa Pio VII
Consacrato arcivescovo 20 aprile 1817 dal cardinale Alessandro Mattei
Creato cardinale 2 ottobre 1826 da papa Leone XII
Deceduto 24 febbraio 1843 a Roma
 Giacomo Giustiniani (Roma, 20 dicembre 1769  Roma, 24 febbraio 1843) è stato un cardinale italiano.

I primi anni della carriera ecclesiastica

Giacomo Giustiniani nacque a Roma il 20 dicembre 1769. Membro di una delle più importanti famiglie patrizie della città, era figlio di Benedetto, principe di Bassano, e della nobile Cecilia Carlotta Mahoni (Mahony) Suo nipote Carlo Odescalchi sarà anch’egli cardinale.

Avviato alla carriera ecclesiastica, frequentò il Collegio Urbano di Roma e quindi l’Università La Sapienza, ove ottenne il dottorato in utroque iure il 20 dicembre 1792. Entrò quindi nella prelatura romana in quello stesso anno divenendo protonotario apostolico partecipante. Nel 1793 divenne referendario dei tribunali della Signatura Apostolica di Grazia e Giustizia e fu vice legato in Romagna, facendo il suo ingresso a Ravenna, sede della legazione, il 14 dicembre di quello stesso anno. Nel 1795 fu nominato Protonotario della Sacra Congregazione dei Riti.

L’invasione francese dell’Italia del 1796 causò il suo rientro a Roma (3 luglio). Nominato governatore di Perugia il 30 marzo 1797, rimase in carica sino al 1798. Ma l’avanzata delle truppe francesi continuava: nel febbraio 1798 i napoleonici conquistarono Roma. Il giorno prima dell’invasione francese dell’Urbe, Giustiniani venne nominato presidente della Commissione di Stato. Dopo la proclamazione della Repubblica Romana (15 febbraio 1798) si rifugiò nel Regno di Napoli.

I francesi lasciarono Roma nel settembre 1799. Il 2 ottobre seguente il nuovo pontefice Pio VII nominò Giustiniani presidente della Giunta di Stato (a far data dal 10 novembre), con l’incarico di perseguire i partigiani dell’ormai decaduta repubblica romana.

Con la rioccupazione di Roma ad opera dei francesi (1805, Giacomo Giustiniani preferì lasciare la prelatura, vivendo da laico e dedicandosi a viaggiare in Italia ed in Europa, fino al 1814. Dopo la restaurazione pontificia (Congresso di Vienna), egli tornò a Roma e riassunse le proprie funzioni alla commissione di stato nonché quella di governatore provvisorio di Roma dal 22 settembre 1814, venendo nominato il giorno successivo al rango di vice-governatore. Venne quindi reintegrato nella prelatura romana col titolo di prelato domestico (dal 1º ottobre 1814) e fu nominato coadiutore di Pietro Maria Negroni, giudice della curia capitolina (19 novembre 1814). Durante l’esilio di papa Pio VII aGenova (22 marzo-7 giugno 1815), fu membro della Giunta di Stato presieduta dal cardinale Giulio Maria Della Somaglia. Il 6 luglio 1815 venne nominato delegato apostolico a Bologna, ove curò la restaurazione completa del governo pontificio.

Fu ordinato sacerdote il 21 dicembre 1816.

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