1745 Passaporto dato all’Avvocato Testa con cavallo che da Roma si porta a Napoli–”Troiano Acquaviva d’Aragona cardinale di Santa Romana Chiesa

 1745-Avvocato Testa-dato-a-Roma-per-Napoli—Don Troiano del Titolo de Santa Cecilia Presvitero Cardenal de Acquaviva y Aragon,Arzobispo de Monreal,del Consexo de su Mag,Cavallerode     de la Real Orden de San Genaro,protetector de Espana y de la dos Sicilias y Ministro Plenipotenciario de sus Magestades Catholica y Napolitana en esta corte de Roma….

Art.Nr,1668

Troiano Acquaviva, nato dal duca di Atri Giovan Girolamo e da Eleonora Spinelli, fu ordinato presbitero il 17 aprile 1729. Il giorno successivo fu eletto vescovo titolare di Filippopoli in Arabia e consacrato vescovo il 3 maggio dello stesso anno. Sempre nello stesso anno il 14 maggio fu nominato prefetto della Casa pontificia e il 6 luglio prefetto del Palazzo apostolico. Il 14 agosto 1730 fu nominato arcivescovo titolare di Larissa.Fu creato cardinale da papa Clemente XII nel concistoro del 1º ottobre 1732 e il 17 novembre dello stesso anno ricevette il titolo dei Santi Quirico e Giulitta.Il 19 gennaio 1733 optò per il titolo di Santa Cecilia, già dello zio Francesco.Nel periodo dal 1733 al 1734 protesse Giacomo Casanova, allora a Roma, a lui raccomandato dal potente don Lelio Caraffa duca di Maddaloni. Nella traduzione italiana della Storia della mia vita[1] il cardinale appare con il nome di battesimo Traiano. Deve trattarsi, perciò, della stessa persona, dal momento che il cardinale appare con il nome Troiano anche in qualità di dedicatario dell’opera di Castruccio Bonamici Nel 1734 divenne ambasciatore di Spagna presso la Santa Sede. Dal 1738 fu cardinale protettore del Regno di Napoli e di Sicilia. Il 4 maggio 1739 fu eletto arcivescovo di Monreale.Partecipò al conclave del 1740, in cui fu latore del veto di Filippo V di Spagna all’elezione del cardinale Pier Marcellino Corradini. Consigliere molto ascoltato da papa Benedetto XIV, fu mediatore degli interessi della Chiesa nei confronti del re di Napoli Carlo III durante la guerra per la successione al trono d’Austria.

Dall’aprile del 1743 fu cardinale protettore di Spagna. Dal 3 febbraio 1744 al 25 gennaio 1745 fu camerlengo del Sacro Collegio dei cardinali. A lui Giambattista Vico aveva dedicato il 10 gennaio 1744, poco prima di morire, la redazione definitiva della “Scienza nuovi Nel 1745, succedendo al fratello Domenico, era divenuto XVIII duca di Atri. Morì il 20 marzo 1747 dopo una malattia lunga e dolorosa. Ai suoi funerali intervenne papa Benedetto XIV. Fu sepolto nella Basilica di Santa Cecilia in Trastevere

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