1818-Passeport.”-Principate-de-Neuchatel-et-Valangin-en-Suisse”-Nous-Jean-Pierre-Baron-de-Chambrier-ecc-Sa Majeste’-le Roi-de Prusse—-Dato a -Neuchatel

Art.Nr.1008 1818 Nous Jean Pierre Baron de Chambrier Principate de Neuchatel et Valangin Suisse Issued Neuchatel

Storia. – La formazione territoriale di quello che doveva poi costituire il futuro cantone risale alla prima metà del sec. XI, dopo il 1034, per opera di una dinastia comitale il cui capostipite fu un Ulrico conte di Fenis; e fu continuata e completata da una politica di costante espansione, perseguita dai conti sino al sec. XVI, quando l’acquisto della signoria di Valangin (acquisto definitivo nel 1592) segna il raggiungimento dei confini che, salvo qualche leggerissima modificazione, rimasero poi inalterati. La prima casa comitale, che all’inizio del sec. XIII s’era divisa in due rami, si estinse nella linea maschile nella seconda metà del sec. XIV; fu seguita dai conti della casa di Friburgo in Brisgovia, da quelli della casa di Hochberg e finalmente, nel 1504, per effetto del matrimonio di Giovanna di Hochberg con Luigi di Orléans, duca di Longueville, dalla casa di Orléans-Longueville, che, nel 1643, assunse il titolo di principe e conte-sovrano di Neuchâtel.

Più volte i signori di Neuchâtel furono, nel corso dei secoli XVI e XVII specialmente, in rapporto con i duchi di Savoia e con loro feudatarî, specialmente con i conti di Challant. Renato di Challant tenne ín proprio potere la signoria di Valangin, pervenutagli per eredità materna, sino al 1565; alla sua morte si disputarano quel possedimento le due figlie, Filiberta e Isabella, sposate al conte Tornielli e al conte Federico Madruzzo, e la lunga lite si concluse appunto con l’acquisto di Valangin da parte dei conti di Neuchâtel. Nel 1615, poi nuovamente nel 1618 e 1623, il conte di Neuchâtel, Enrico II, offrì al duca di Savoia Carlo Emanuele I la vendita di Neuchâtel: ma le trattative fallirono per l’eccessiva somma richiesta dal conte.

Spentasi la casa di Orléans-Longueville, dopo lunghe contese il principato di Neuchâtel fu devoluto, nel 1707, al re di Prussia, Federico Guglielmo I, in virtù di diritti derivatigli dalla casa di Nassau, erede a sua volta delle pretese dei Chalon-Orange che a mezzo il sec. XV, all’estinguersi della casa dei conti di Friburgo, avevano cercato di farsi assegnare Neuchâtel, lottando contro gli Hochberg. E sotto i re di Prussia Neuchâtel rimase sino al 19 dicembre 1805, quando il trattato di Schönbrunn l’attribuì alla Francia; Napoleone ne investì allora il suo maresciallo Berthier, con titolo di principe. Caduto il dominio francese, nel 1814, Neuchâtel ritornò sotto il dominio del re di Prussia: ma contemporaneamente, per volere dello stesso re, fu accolta, in qualità di cantone sovrano, nella confederazione elvetica.

Questa coesistenza del principato e del cantone, di uno stato sovrano nei suoi rapporti con i cantoni elvetici, ma sottoposto, per altro verso, all’alta signoria prussiana, durò fino al 1848, quando il partito repubblicano, impadronitosi della città, vi proclamò la repubblica. Solo 9 anni dopo però, il 26 maggio 1857, in un trattato firmato a Parigi, il re di Prussia rinunziò ai suoi diritti su Neuchâtel, la cui storia da allora si confonde totalmente con la storia della Svizzera.

Bibl.: I.R. Rahn, Zur Statistik der schweiz. Kunstdenkmäler, in Anzeiger f. schweiz. Altertumskunde, 1887, 1888; M. Boy de la Tour, La gravure neuchâteloise, Neuchâtel 1928; A. Lombard, L’Église collégiale de Neuchâtel, ivi 1932;Dictionnaire historique et biographique de la Suisse, V, ivi 1930.

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